Medici stanchi mettono in pericolo i pazienti!

A seguito della proficua collaborazione dell’ ASMAC Ticino con la direzione dell’EOC e della conseguente intesa atta al rafforzamento del rispetto delle leggi federali sul lavoro e alla conciliabilità lavoro famiglia.

È iniziata congiuntamente l’introduzione del nuovo contratto di lavoro alle Direzioni Mediche e Amministrative dei principali nosocomi del Cantone.

Una “prima” è avvenuta ieri presso l’Ospedale di Bellinzona e Valli, presenti i rappresentanti dell’ ASMACT e dell’ EOC in piena e reciproca cordialità, clima che ha permesso una buona presentazione di un contratto davvero moderno e innovativo sotto molti punti di vista, non ultima la forma stessa del “contratto collettivo di lavoro” e le soluzioni previste per agevolare la maternità e il reimpiego dopo il parto.

Persistono attualmente in tutto il territorio Elvetico nel campo delle prestazioni mediche preoccupanti abusi e sforamenti del contratto di lavoro e delle sue tempistiche come recentemente denunciato in un articolo comparso il 11.4.2017 su TIO : Troppa illegalità negli ospedali” (come anche in Svizzera francese e tedescache fa capo a sondaggi dell’istituto DEMOSCOPE (sondaggio completo e persa di posizione della VSAO/ASMAC) e da cui si evince un globale ulteriore peggioramento negli ultimi anni della situazione lavorativa e dei carichi di impiego dei medici sia in termini di orari giornalieri che di lavoro prestato continuativamente per guardie e picchetti.

Ricordiamo a tal proposito che la battaglia dell’ ASMACT in tal senso, ora compresa e appoggiata dai Vertici dell’ EOC, implica la volontà di sottolineare la delicatezza stessa del lavoro svolto dalla classe medica e di salvaguardarne la sicurezza nel duplice imprescindibile interesse del medico e del paziente.

Il risvolto fortemente sociale e di responsabilità della professione medica, in qualsivoglia ambito e specializzazione, non permette al medico di svolgere la propria attività se non in condizioni di serenità ed equilibrio psicofisico.

Dalle statistiche in nostro possesso oltre il 45% dei giovani medici in Svizzera solo l’anno scorso ha operato spesso per oltre sette giorni consecutivi con un esubero di ore di oltre 6 –8 ore alla settimana per un totale di 58 ore lavorate in cinque giorni.

Risulta palese che tali violazioni delle norme in materia del diritto del lavoro portino inevitabilmente allo scadere della qualità del lavoro e della tutela dei pazienti stessi.

Siamo oramai giunti alla consapevolezza che la migliore politica aziendale, particolarmente in ambito sanitario e intellettuale ove il traguardo della qualità e della sicurezza si pone come indispensabile, non possa consistere nello “sfruttare” i dipendenti oltre le personali possibilità e in violazione alle normative a tal fine definite dalla legge, pena il decadere dello stesso obiettivo che ci si prefigge.

Non ultima la fondamentale riflessione: con la crescente medicalizzazione e l’innalzamento dell’età media quando ci toccherà passare l’imprevedibile barriera che da “Medici” o” Amministratori” ci trasferirà alla categoria di “Malati” o “oggetto di cura” da chi e come vorremmo essere accolti?

È nostro comune compito e interesse prevedere e provvedere affinché il comparto sanitario del nostro Cantone si profili verso sempre migliori cure, in particolar modo sotto il profilo umano oltreché tecnico, proponendone le basi da protagonisti attivi.

Questa la strada infine comunemente intrapresa.

Buon lavoro a tutti!

A Nome ASMAC Ticino

Dr. Vito Fariello